GIORNO 1
Benvenuti nel Caucaso!
Yerevan - Echmiadzin
Dopo un lungo viaggio, eccoti finalmente nel Caucaso! Al tuo arrivo all’Aeroporto Internazionale di Zvartnots, troverai Gianluca (la tua guida storica) e Lusine (l’interprete locale madrelingua) pronti ad accompagnarti in questa grande esperienza in Armenia!
In questa prima giornata di ambientamento ce la prenderemo comoda per farti riprendere dalle fatiche del trasferimento dall’Italia al Caucaso. Raggiungeremo in auto il centro di Yerevan, dove potrai finalmente mangiare qualcosa di sostanzioso in un buon ristorante locale, dopodiché ti accompagneremo in albergo, dove avrai modo di fermarti a riposare e dormire per qualche ora, qualora sentissi la necessità di recuperare le energie. Se invece vorrai immergerti immediatamente nel viaggio, Gianluca e Lusine saranno a tua completa disposizione per portarti a fare una prima passeggiata esplorativa a Yerevan, la grande capitale armena.
Verso le 17:00 ci dirigeremo ad Echmiadzin, una cittadina situata a pochi chilometri di distanza da Yerevan che ospita la sede del clero armeno e che viene universalmente considerata la capitale spirituale del paese. Qui avrai modo di visitare alcune chiese dichiarate Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco per via della loro grande rilevanza storica, culturale e simbolica. Consideralo un antipasto di ciò che potrai ammirare nei prossimi giorni.
Al termine della visita alle chiese di Echmiadzin, ci dirigeremo in un antichissimo ristorante tradizionale che vanta quasi 400 anni di storia. Qui potrai gustare un’indimenticabile cena di benvenuto, al termine della quale verrai riaccompagnato in albergo.
Benvenuti nel Caucaso!
Cena di benvenuto inclusa nel prezzo. Pernottamento presso Andor Hotel **** in camera doppia. Camera singola disponibile con supplemento.
GIORNO 2
L’etnogenesi del popolo armeno
Yerevan - Garni - Geghard
Inizia il viaggio vero e proprio! Nel secondo giorno, dopo un’abbondante colazione, cominceremo subito ad immergerci in un argomento tanto affascinante quanto complesso: l’etnogenesi del popolo armeno. Con il termine etnogenesi si intende un insieme di fattori storici, ambientali, culturali e geopolitici che portano alla nascita di un gruppo etnico, innescando il lungo processo di costruzione dell’identità nazionale di un popolo, costituita innanzitutto dalla lingua, dalle tradizioni e dalla coscienza collettiva che va formandosi nel corso dei secoli.
Il luogo ideale per parlare dell’etnogenesi degli armeni è certamente il sito archeologico della Fortezza di Erebuni, situata nella periferia meridionale di Yerevan. Erebuni venne fondata circa 2800 anni fa dagli Urartei proto-armeni, i quali svilupparono una società sorprendentemente sofisticata già in epoca preistorica, ed espansero il loro dominio sull’intera regione caucasica e sull’Anatolia Orientale, scontrandosi spesso con le vicine popolazioni iraniche, anch’esse dedite al perseguimento di progetti egemonici su larga scala.
In particolare, ci soffermeremo sulla storia degli antichi regni armeni di Nairi e di Urartu, che seppero ergersi ad egemoni regionali per lunghi secoli e riuscirono ad unificare territori vastissimi che vanno dai deserti dell’odierna Siria, al lago di Urmia nell’odierno Iran, alle montagne della Georgia.
Nel pomeriggio, dopo aver rifiatato e ripristinato le forze presso un piccolo ristorante locale, ci dirigeremo al Tempio di Garni, dove parleremo della caduta degli Urartei e dell’ascesa dei nuovi potenti attori dell’area mediorientale e mediterranea: dapprima i Greci ed i Persiani, in perenne contrasto per la supremazia sull’Asia Minore; in seguito i Romani ed i Parti, a loro modo successori dei sopracitati Greci e Persiani, costantemente impegnati a confrontarsi alacremente per il dominio sul Caucaso.
Nel corso di questa visita apprenderai come la nazione armena è stata parzialmente assorbita all’interno degli imperi delle potenze egemoniche dell’epoca, pur mantenendo un’identità marcatamente autoctona e godendo di elevati livelli di autonomia politica. Il Tempio di Garni è il solo tempio greco-romano colonnato presente nel Caucaso ed è uno dei meglio conservati al mondo. A quasi 2000 anni di distanza dalla sua fondazione, resta tutt’ora il fulcro del neopaganesimo armeno e rappresenta uno dei più fulgidi esempi della penetrazione della cultura ellenistica nel Caucaso.
Al termine della visita di Garni, ci dirigeremo in uno dei luoghi più suggestivi dell’Armenia: il Monstero di Geghard, situato a pochi chilometri di distanza da Garni. Questo monastero sorse nel quarto secolo su una sorgente sacra per volere di San Gregorio Illuminatore, il principale artefice della conversione dell’Armenia al Cristianesimo. Rappresenta il luogo ideale per introdurre brevemente quello che sarà il tema principale della giornata successiva: la diffusione della fede cristiana nel Caucaso, che sarebbe presto divenuta un fattore identitario fortissimo ed un elemento di netta alterità rispetto ai regni islamici arabi, iranici e turco-mongoli che presto si sarebbero andati a formare in Medio Oriente, nel Caucaso, in Asia Centrale ed in Nord Africa.
Nel tardo pomeriggio rientreremo in albergo, dove potrai cenare e riposare in vista della probante giornata seguente: in mattinata partiremo alla volta delle remote regioni meridionali, una sorta di viaggio nel viaggio.
Colazione inclusa nel prezzo. Pernottamento presso Andor Hotel **** in camera doppia. Camera singola disponibile con supplemento.
GIORNO 3
Cristianità di frontiera
Yerevan - Khor Virap - Noravank - Halidzor
La mattina del terzo giorno si aprirà la fase più itinerante ed avventurosa del viaggio: andremo a caccia di monasteri medievali dispersi tra le montagne! Assieme al nostro prode autista Seyran, ci lasceremo alle spalle la frenetica vita di Yerevan e ci lanceremo in una memorabile esplorazione del selvaggio sud, caratterizzato da canyons, montagne, boschi e villaggi.
La prima tappa della nostra gita sarà Khor Virap, un luogo fondamentale per la costruzione dell’identità nazionale del popolo armeno: in un’angusta cella di questo antico monastero, venne a lungo imprigionato San Gregorio Illuminatore, il fautore della conversione al Cristianesimo della nazione armena la cui storia avrai avuto modo di conoscere il giorno precedente a Geghard. Qui approfondiremo la diffusione del Cristianesimo in Armenia e nel Caucaso, e le implicazioni culturali e strategiche di questo fenomeno in un mondo che andava trovando nuovi equilibri geopolitici dopo la caduta dell’Impero Romano.
La seconda tappa di questa lunga escursione sarà il Monastero di Noravank, sperduto tra i canyon del Vayots Dzor. Qui parleremo dell’affermazione di Ani, Bukhara, Merv ed altre ricchissime città carovaniere che sorgevano lungo le rotte commerciali che attraversavano il Caucaso e l’Asia Centrale, connettendo l’Europa alla Cina ed alla Mongolia: la cosiddetta Via della Seta. A partire dall’anno mille, queste città mercantili conobbero una sviluppo straordinario dovuto alla fioritura dei commerci internazionali.
L’era di massimo splendore di Ani e delle altre principali città dell’Armenia, venne bruscamente interrotta dall’ascesa di alcuni conquistatori leggendari come Seljuk Bey, Gengis Khan e Tamerlano, che alla testa delle straripanti orde turco-mongole travolsero la Persia, il Caucaso e l’intero Medio Oriente, decretando la definitiva perdita d’indipendenza dell’Armenia, il collasso dell’Impero Bizantino e la formazione di due soggetti che nei secoli successivi avrebbe cambiato per sempre la storia dell’intero Medio Oriente: l’Impero Mongolo e successivamente l’Impero Ottomano.
La perdita di centralità delle città diede ulteriore slancio allo sviluppo dei centri monastici come Noravank e Tatev, che nel tardo medioevo divennero il fulcro dell’attività culturale della nazione armena.
Al termine della visita ci spingeremo ancora più a sud, fino al raggiungimento del piccolo villaggio di Halidzor. Qui pernotteremo in una bella guesthouse che vanta una meravigliosa vista panoramica sulle spettacolari montagne del Syunik. Il luogo ideale per riposare dopo una giornata lunga ed intensa.
Colazione inclusa nel prezzo. Pernottamento presso un accogliente e confortevole guesthouse di Halidzor in camera doppia. Camera singola disponibile con supplemento.
GIORNO 4
L’ascesa dell’Impero Ottomano
Halidzor - Tatev - Noratus - Chkalovka
Il quarto giorno di viaggio verrà inaugurato dalla visita del complesso monastico di Tatev, che raggiungerai a bordo di Wings Of Tatev, la funivia aerea più lunga del mondo. Il viaggio a bordo di Wings of Tatev dura una decina di minuti ed offre viste mozzafiato del canyon del fiume Vorotan, delle montagne del Syunik e dell'imponente monastero fortificato che domina la valle.
In questo luogo suggestivo apprenderai lo sviluppo della società armena in seno all’Impero Ottomano, una storia parzialmente misconosciuta ed a tratti rinnegata dalla Turchia odierna. Gli Ottomani dominarono l’area balcanica, mediorientale e caucasica per svariati secoli, dando vita ad un colossale impero turco che tuttavia era composto per metà da Greci, Armeni, Georgiani, Serbi, Bulgari ed altri popoli di etnia e fede differente da quella del Sultano. La minoranza armena fu una delle più numerose ed influenti dell’Impero, ed arrivò ad esprimere eccellenze nell’architettura, nel commercio, nella medicina, nell’arte, nella politica ed in tanti altri settori.
Nel corso del pomeriggio ci rimetteremo in auto ed invertiremo la rotta, puntando a nord in maniera netta e decisa, ma non torneremo a Yerevan: la nostra destinazione sarà l’enorme e placido corpo azzurro del Lago Sevan, uno dei luoghi più amati dal popolo armeno. Lungo il nostro percorso ci fermeremo a visitare un posto dimenticato: il semi-sconosciuto (perfino tra gli Armeni!) Cimitero di Noratus, che cela la più bella collezione al mondo di Khachkar, le grandi croci armene scolpite nella pietra che rappresentano uno dei più grandi lasciti artistici dell’Armenia medievale.
Infine raggiungeremo Chkhalovka, un placido villaggio affacciato sulle pigre acque del Lago Sevan. Qui potrai riposare contemplando il tramonto sedendo sul terrazzo di in un grazioso bungalow affacciato sul lago, e rigenerarti in vista del quinto giorno di viaggio.
Colazione inclusa nel prezzo. Pernottamento presso Lavash Hotel *** in camera doppia. Camera singola disponibile con supplemento.
GIORNO 5
Il Canyon del Debed
Chkalovka - Sevanavank - Haghpat - Sanahin - Gyumri
Prosegue l’appassionante ricerca di monasteri medievali suggestivamente incastonati tra le montagne del Caucaso. Il quinto giorno, dopo una buona colazione, visiteremo il Monastero di Sevanavank, dal quale è possibile ammirare meravigliosi panorami del lago Sevan.
In seguito ci dirigeremo a nord verso il suggestivo Canyon del Debed, dominato dai meravigliosi complessi monastici di Haghpat e Sanahin, capolavori medievali dichiarati Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO che sapranno stregarti per la loro bellezza architettonica e paesaggistica.
Nel tardo pomeriggio ci dirigeremo infine a Gyumri, seconda città del paese per popolazione, che visiteremo il giorno seguente. Gyumri inaugurerà una fase nuova del viaggio, decisamente più sedentaria ed incentrata sugli ultimi due travagliati secoli di storia del Caucaso. Volge dunque al termine quest’appassionante gita itinerante di tre giorni, durante la quale avrai visitato i monasteri più suggestivi, rilevanti e sperduti d’Armenia.
Trascorrerai la notte nel confortevole e peculiare Berlin Art Hotel, il luogo ideale per assaggiare la creatività che contraddistingue Gyumri, nota per essere la capitale culturale dell’Armenia.
Colazione inclusa nel prezzo. Pernottamento presso Berlin Art Hotel *** in camera doppia. Camera singola disponibile con supplemento.
GIORNO 6
Alexandropol nella morsa degli imperi
Gyumri
Alcune città dell’Armenia hanno visto la loro fase più splendente in età classica, come Dvin ed Erebuni, due grandi città del passato di cui oggi restano soltanto le rovine. Altre invece sono fiorite in epoca medievale, come la leggendaria Ani, oggi totalmente distrutta, ma che mille anni fa contava oltre centomila abitanti ed era considerata una delle città più popolose, ricche e sviluppate del mondo. Altre ancora hanno conosciuto un meraviglioso sviluppo in epoche più recenti: è il caso di Gyumri, che nell’ottocento divenne parte integrante dell’Impero Russo e venne ribattezzata Alexandropol in onore dello Zar Alessandro.
Fu un’epoca di rinascita e grande espansione per Gyumri, che divenne una vivace città mercantile e sviluppò un’architettura unica e pregiata, splendidamente conservata e recuperata negli ultimi anni, nonostante il grande terremoto del 1988 che devastò l’intera regione.
Dopo una buona colazione presso la più nota ed amata caffetteria di Gyumri, visiterai i luoghi più imperdibili della città, come il centro storico, la Chiesa del Santo Salvatore, un laboratorio d’arte animato da giovani artisti che ti stregheranno con il loro talento e la loro creatività, ed infine la Fortezza Nera, luogo simbolo della dominazione russa.
In questo luogo austero parleremo della poderosa ascesa del sopracitato Impero Russo, che nell’ottocento iniziò ad assoggettare il Caucaso ed a sfidare i due grandi rivali regionali: l’Impero Ottomano e la Persia. Fu un’epoca difficile ed a tratti drammatica per l’Armenia e la Georgia, che si ritrovarono schiacciate nel giogo dei grandi imperi, divenendo al contempo il campo di battaglia e l’oggetto della contesa delle superpotenze regionali.
Al termine della giornata gusterai una buona cena in un ristorante di Gyumri ed infine tornerai a riposare in albergo per prepararti alla lunga giornata che ti attende.
Colazione inclusa nel prezzo. Pernottamento presso Berlin Art Hotel *** in camera doppia. Camera singola disponibile con supplemento.
GIORNO 7
Medtz Yeghern
Gyumri - Yerevan
Dopo la piacevole visita di Gyumri, in mattinata rientreremo nella capitale armena per affrontare la parte più drammatica e complessa della storia di quest’antica nazione caucasica. Giunti a Yerevan, ci dirigeremo a Tsitsernakaberd, il suggestivo memoriale del Genocidio Armeno.
In questo luogo solenne parleremo del collasso dei grandi imperi e del tentativo di sterminio del popolo armeno attuato dai Giovani Turchi al tramonto dell’Impero Ottomano. Gli Armeni lo chiamano Medtz Yeghern, ed è oggi considerato il primo genocidio scientificamente pianificato della storia umana.
Mentre nel resto del mondo infuriava la Prima Guerra Mondiale, circa un milione e mezzo di esseri umani vennero massacrati per il solo motivo di essere armeni. Tanti altri vennero cacciati dalle loro città d’origine e dovettero abbandonare le loro professioni (spesso prestigiose) e le loro case. Divennero una massa di rifugiati e disperati che si riversarono nella neonata Repubblica d’Armenia, la quale a sua volta venne immediatamente conquistata dall’Armata Rossa ed inglobata all’interno della nuova superpotenza nascente: l’Unione Sovietica.
In seguito alla toccante visita di Tsitsernakaberd, scopriremo quel che è venuto subito dopo il Genocidio Armeno, ovvero il sopracitato dominio dell’URSS sul Caucaso, e quindi la prima fase Leninista, il successivo Stalinismo ed infine l’epoca di Krusciov e quella di Breznev. Cosa significava vivere in Armenia, al confine meridionale dell’Unione Sovietica negli anni della Guerra Fredda? Cercheremo di capirlo lasciando a casa ideologie personali e simpatie o antipatie nei confronti del comunismo sovietico, nel tentativo di fare un’analisi costruttiva ed intellettualmente onesta di quel che l’URSS ha comportato per il Caucaso, mettendo sul piatto della bilancia gli innegabili aspetti positivi dell’esperienza sovietica e gli altrettanto innegabili errori ed orrori commessi in quegli anni.
Affronteremo questo delicato argomento passeggiando tra alcuni luoghi simbolo della capitale armena, la quale conobbe uno sviluppo poderoso - nel bene e nel male - durante gli anni della Guerra Fredda. L’attuale aspetto di Yerevan, le sue infrastrutture principali, il suo sviluppo urbanistico, il suo assetto industriale e le sue dimensioni, vennero in larga parte determinati in quella fase storica.
Al termine della giornata, tornerai nuovamente a riposare presso l’Andor Hotel che avrai certamente potuto apprezzare nei primi giorni del viaggio.
Pernottamento presso Andor Hotel **** in camera doppia. Camera singola disponibile con supplemento.
GIORNO 8
Artsakh
Yerevan
L’ottava giornata si prospetta un’altra tappa fondamentale per comprendere l’Armenia odierna. Dopo una sostanziosa colazione, ci dirigeremo presso la monumentale statua di Mayr Hayastan, che al suo interno ospita un piccolo museo dedicato alla spaventosa guerra del Nagorno Karabakh (Artsakh in lingua armena) che nei primi anni novanta vide contrapposti Armeni ed Azeri.
In questo luogo approfondiremo gli eventi che portarono al collasso dell’URSS, allo scoppio della guerra ed alla nascita di tre stati sovrani nel Caucaso (Armenia, Georgia ed Azerbaijan) ed altrettanti stati non riconosciuti (Abcasia, Ossezia del Sud e Nagorno Karabakh).
Nel pomeriggio ci recheremo infine a Yerablur, il luogo in cui vengono ricordate le vittime militari più recenti, in particolare quelle del secondo conflitto del Nagorno Karabakh consumatosi nell’autunno 2020. Qui parleremo degli anni duemila, dei problemi che affliggono l’Armenia moderna, del conflitto latente, della corruzione che zavorra il paese, della Rivoluzione di Velluto, di una pace che si sta faticosamente tentando di rendere stabile e definitiva, e dei possibili scenari futuri.
Come al solito, la giornata si concluderà con la consueta gustosa cena in uno dei ristoranti della capitale armena, ed il pernottamento presso l’Andor Hotel.
Colazione inclusa nel prezzo. Pernottamento presso Andor Hotel **** in camera doppia. Camera singola disponibile con supplemento.
GIORNO 9
Hayastan
Yerevan - Ashtarak
Dopo tanto vagare alla scoperta della storia degli Armeni, è ora di dedicarsi ad una piacevole immersione nella vita quotidiana di questo popolo.
Al termine della consueta colazione in hotel, visiteremo un paio di mercati, tra cui il celebre GUM di Yerevan, il più genuino ed indimenticabile bazar dell’intero Caucaso. Qui gli Armeni si recano quotidianamente a comprare il lavash, le spezie, il tè, i formaggi, i dolciumi tradizionali, la frutta fresca e tanto altro.
Nel pomeriggio invece ci attende un’esperienza indimenticabile: ci recheremo nella cittadina di Ashtarak, dove visiteremo una rinomata cantina artigianale locale che vinifica con tecniche tradizionali. Successivamente visiteremo il laboratorio del pittore Arman Khachatryan, considerato uno dei maggiori artisti armeni viventi, le cui opere vengono regolarmente selezionate per importanti esposizioni in Armenia ed in Russia.
A completamento di questa immersione nella vita di Ashtarak, gusteremo una grande cena tradizionale armena preparata da una famiglia di Ashtarak che ha fatto dell’ospitalità il suo fattore identitario. La giornata si concluderà con il consueto riposo presso l’Andor Hotel.
Colazione inclusa nel prezzo. Cena tradizionale inclusa nel prezzo. Pernottamento presso Andor Hotel **** in camera doppia. Camera singola disponibile con supplemento.
GIORNO 10
Arrivederci, Caucaso!
Yerevan
Il viaggio volge al termine. Dopo aver gustato l’ultima colazione presso l’Andor Hotel (inclusa nel prezzo), verrai accompagnato/a all’Aeroporto Internazionale di Zvartnots, dove prenderai il volo che ti ricondurrà in Italia. Qualora mancassero molte ore alla partenza come nel caso di un volo pomeridiano o serale, le tue guide restano a tua disposizione per accompagnarti ovunque tu voglia e per organizzare attività e visite guidate in base alle tue esigenze.
A seconda dell’orario del tuo volo, potresti avere l’occasione di ammirare l’alba o il tramonto sul Mar Nero mentre starai iniziando ad elaborare l’incredibile esperienza che avrai vissuto.