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Haik - viaggi in Armenia e Georgia. Podcast sul Caucaso e la Via della Seta

Haik

Le vicissitudini di Armenia, Georgia ed Iran, vengono spesso riportate dal giornalismo nostrano in modo stereotipato, superficiale e disattento, nonostante la grande rilevanza storica, culturale e geopolitica dell’area Caucasica e Mediorientale.

Un trattamento perfino peggiore viene riservato al Kirghizistan, al Kazakistan, all'Uzbekistan ed agli altri misconosciuti paesi dell’Asia Centrale: nell’ottica occidentale, rappresentano soltanto dei frammenti di uno spazio sovietico ormai dissolto, anonime schegge generatesi dalla frantumazione del possente corpo dell’URSS.

Nell’immaginario collettivo italiano, i paesi del Caucaso e dell’Asia Centrale rappresentano soltanto un’accozzaglia di strani nomi posti su una mappa, un insieme di luoghi mediamente simili tra loro di cui poco sappiamo e poco ci interessa sapere.

Eppure questa porzione di mondo è molto più di un grigio avanzo dell’impero sovietico: è un complesso mosaico di lingue e tradizioni antichissime, un pot-pourri di popoli che hanno contribuito grandemente alla definizione del mondo in cui viviamo.

Un intreccio di steppe sconfinate, impervie montagne e lande desertiche che nel corso dei secoli sono state attraversate da esploratori, commercianti, soldati, monaci, predoni, disperati, schiavi, arrivisti di ogni risma, potenti sovrani e cinici signori della guerra.

Persone che nel bene e nel male hanno plasmato la storia del mondo e sono entrati nella leggenda: Seljuk Bey, Marco Polo, Bayezit Yildirim, Hafez, Tamerlano, Gengis Khan, Tamar Mepe, Rumi, Solimano il Magnifico, Tigrane il Grande, Omar Khayyam, e tanti altri.

Haik è un’associazione indipendente che nasce dalla necessità profonda di colmare questa lacuna e divulgare la storia, la cultura e le intricate dinamiche geopolitiche che caratterizzano questa complessa porzione di mondo, con un focus particolare sull’Armenia, la Georgia e l’Iran.

Gianluca Proietto

Gianluca nasce quasi per caso a Parma nel 1989, quando le proteste di Piazza Tienanmen e la caduta del Muro di Berlino innescano gli eventi che stravolgeranno per sempre la storia della Cina, della Russia, del Caucaso e dell’Asia Centrale. Ha origini sicule e svizzere, e da quando ha ventitré anni vaga per il globo, prevalentemente in Medio Oriente, nel Caucaso e tra gli infiniti spazi dell’Asia Centrale. Ha attraversato un lungo pezzo di Eurasia in bicicletta, partendo dalla sua città natale (Parma) e giungendo ad Ulanbatar (Mongolia). Ha vissuto per periodi più o meno lunghi a Torino, Siracusa, Parma, Firenze, Busan (Corea), Shenzhen (Cina), Ulanbatar (Mongolia), Tbilisi (Georgia), Batumi (Georgia), Ashtarak (Armenia), Yerevan (Armenia), Istanbul (Turchia), Antalya (Turchia) e Bangkok (Tailandia). I suoi luoghi del cuore sono i villaggi di montagna del Caucaso, la provincia di Siracusa, gli spazi infiniti del Xinjiang, della Mongolia e del Kirghizistan. Le sue principali passioni sono la storia del Caucaso e dell’Asia Centrale, le croste fuse di Parmigiano-Reggiano, i viaggi on the road, la cucina asiatica e le corse di endurance, in particolare le ultramaratone da 100 miglia. Nel 2018 ha fondato il progetto Barbaristan (poi divenuto Haik), che ora amministra assieme a sua moglie Lusine, il più bel viaggio della sua vita.

Lusine Khachatryan

Lusine nasce nel 1998 nella tranquilla cittadina di Ashtarak sull’altopiano armeno. Quarta di quattro fratelli, viene al mondo con 16 anni di ritardo rispetto a sua sorella Hasmik ed una ventina rispetto ad Arman ed Aram, mostrando un’innata attitudine per affrontare la vita con lentezza, un passo alla volta, guardandosi attorno. Cresce tra le tele del fratello Arman ed i libri di suo padre Armenak, appassionandosi ben presto ad ogni forma d’arte e di comunicazione come tutti gli altri membri della sua famiglia. A diciassette anni inizia a frequentare assiduamente la grande e caotica capitale dell’Armenia: vi si immerge per studiare Social Studies all’Università Statale di Yerevan, ed impara ad amarla, senza tuttavia riuscire a sviluppare un legame realmente profondo con una città a tratti troppo frenetica e distaccata. Terminati gli studi all’università, decide di dedicarsi all’esplorazione dei suoi interessi, ed inizia a lavorare come designer presso una nota ed affermata azienda di branding di Yerevan. Nel 2021 sposa Gianluca e si trasferisce a Torino, dove inizia a scoprire il suo amore per la fotografia, il video making, il cinema e qualsiasi forma d’arte mediata da una fotocamera. Per Haik funge da interprete madrelingua nei tour guidati e si occupa delle registrazioni, del montaggio dei video, della post produzione audio, della fotografia, della gestione dei social e di tutto ciò che serve a tradurre in forma concreta, visuale e fruibile i contenuti scritti da Gianluca. Fin da piccola mostra una pronunciata curiosità per le altre lingue e culture. Oltre all’Armeno parla Russo, Inglese e coltiva piantine di Italiano e Tedesco. Nel 2023 si trasferisce in Sicilia, innamorandosene perdutamente. Ha una curiosità insaziabile per un mondo che ha da poco iniziato ad esplorare al fianco di suo marito, con il quale ha già viaggiato in molti luoghi ed ha vissuto in tre paesi (Georgia, Italia ed Armenia). Non ama i luoghi troppo affollati e le città troppe isteriche e sovrappopolate. Adora viaggiare con lentezza al di fuori dagli itinerari più battuti, scoprire piccole città di provincia, provare i ristoranti locali e sopra ogni altra cosa, rallentare i ritmi camminando nella natura. Ama il sushi, le riviste di architettura ed arredamento, la pinsa, la Sicilia, i croissant appena sfornati, le lingue europee, mangiare il formaggio del suo villaggio natio dentro il lavash fresco, la fotografia, il cinema, l’Armenia, la moda, l’indie rock, la sua famiglia e suo marito.